Regia di David Lynch vedi scheda film
VOTO 8,5 ABISSALE (Tv 29 Dicembre 2011) Il culmine dell'esperienza cinematografica di David Lynch, la chiusura del cerchio. Non sono un suo fan-integralista (anzi sono un duro oppositore delle seghe mentali...) ed ora sono curioso di cosa possa aggiungere alla propria poetica, dopo questo tsunami visionario di nome INLAND EMPIRE. La messinscena assume nuovamente un ruolo fondamentale. Finalmente il grande regista americano si sgancia dalle licenze commerciali-festivaliere (Velluto Blu, Cuore Selvaggio li trovo troppo ammiccanti) e attacca frontalmente lo spettatore. Quasi 3 ore deliranti, monumentali, una non-storia, affronti continui al senso logico della narrazione, uso violento del sonoro e del montaggio, una Dern (anche co-produttrice) nella parte della vita. Non ha senso parlare di maniera per questo film, non ha senso comprendere la trama (?), come sostengono alcuni è l'Ulysse di Joyce fatto pellicola, bisogna accettare il piglio sperimentale e provocatore e spaventarsi per perdersi, e eccitarsi per perdersi, e interrogarsi per perdersi, per perdersi, perdersi, perdersi...
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