Regia di David Lynch vedi scheda film
Per molti e' gia' un cult. Ma in realta' e' solo una provocazione, una burla (assai poco divertente) di (un troppo presuntuoso) Mister Lynch ai danni della quasi totalita' degli spettatori. "INLAND EMPIRE" e' infatti, e' bene dirlo senza esitazione, un film (troppa grazia) appetibile (molto?) solo ed esclusivamente per i numerosi fans del suo Autore. Ma per alcuni suoi grandi estimatori (vedi il sottoscritto) e per la quasi totalita' del resto degli spettatori, e' soprattutto un "lungo ed interminabile video" di circa tre ore (poteva...doveva...durare la meta'...come pure una giornata intera...tanto per come e' montato e scritto...) di una noia mortale, che non regala mai un brivido e una vera emozione. Tanto che si arriva alla fine del film (sempre che ci si arrivi, in molti non a caso hanno abbandonato la sala) completamente stremati. Lasciamo stare i discorsi sulla comprensibilita' della (presunta) trama. Non e'(o almeno non e' certo solo) questo il punto. E' un'operazione inutile.Neanche "Mulholland Drive" aveva una trama lineare e/o immediatamente comprensibile, ma aldila' della sua immediata o meno decifrabilita' , aveva una carica di seduzione ed un fascino indiscutibile, creava dall'inizio alla fine un interesse del tutto speciale. Niente di tutto cio' invece in "INLAND EMPIRE" , dove e' la confusione e non il mistero a regnare sovrana. L'universo onirico del film e' allucinante ma mai intrigante. Il film e' , ripeto, un scherzo di cattivo gusto , quasi un' irritante masturbazione del Suo Autore. Un bluff ancor piu grande di "Cuore Selvaggio". Qualcuno ha parlato di un Cinema e di un Lynch proiettato verso il futuro, ma a ben guardare , l'Autore si rifa' invece (senza averne il vigore e la corenza) al Suo cinema delle origini (son passati 30 anni...)e cioe' ad "Eraserhead". In "INLAND EMPIRE" la quasi totalita' dei dialoghi sono imbarazzanti. I personaggi (nonostante l'impegno della protagonista Laura Dern) inesistenti o quasi. La scelta del digitale porta poi, a livello di messa in scena, a risultati opposti a quelli ottenuti recentemente da Michael Mann e Dion Beebe con "Collateral" e "Miami Vice", cioe' ad immagini (volutamente) di qualita' mediocre, costantemente fuori fuoco, spesso quasi inguardabili. Sotto questo punto di vista, assolutamente nessuna traccia in "INLAND EMPIRE" (...eh gia'... si deve scriver maiuscolo...si sa...) di quella straordinaria creativita' e di quelle sequenze quasi pittoriche che avevano contraddistinto alcuni (veri) grandi film dello spesso geniale (ma non questa volta) David Lynch, segnatamente "Elephant man" (!), "Velluto Blu" e non ultimo una "Storia vera" (!). Il regista durante le interviste ai tempi del Festival di Venezia per la consegna del Leone alla Carriera (avrebbero dovuto premiarlo in un'altra occasione...) aveva confessato di aver raggiunto attraverso la meditazione trascendentale e quant'altro...grandi risultati...Ma a guardare il film sembrerebbe proprio che, almeno durante la sua lavorazione, la "serenita' interiore" sia stata raggiunta da Lynch con ben altro...Lynch aveva inoltre raccomandato gli spettatori di "farsi lasciare guardare dal film...Cosa che ho cercato (ma evidentemente...e molto faticosamente...invano) di fare, sino alle sue ultime scene. Son rimasto inebetito a bocca aperta, quasi quanto la Dern durante tutto il film, in attesa che accadesse qualcosa di magico. Niente,il vuoto. Ma ricordo bene pero' che ad un certo punto del film (nel film) una comparsa (spazientita) domanda alla compagna di scena : perche' ci racconti questa storia? Ecco caro Lynch, ti vorrei rivolgere la stessa domanda o quasi: perche' hai voluto raccontarci "questa" (non) storia? Perche' non hai saputo farci vedere neanche una delle tante sequenza sensuali ed ipnotiche presenti nel tuo superlativo "Mulholland Drive" ? E perche' soprattutto non torni in futuro ...a filmare....una storia semplice.... con personaggi veri ed indimenticabili, come ai tempi del tuo capolavoro "Una storia vera"?
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