Regia di Roberta Torre vedi scheda film
Luca (Luigi Lo Cascio) è un ispettore che ha una relazione con Veronica (Anna Mouglalis), una donna francese dall'aspetto splendido ma dal fare misterioso: al giovane agente viene affidato un sordido caso relativo all'omicidio di una ragazza e la sua vita cambia radicalmente...
Dopo due incursioni coraggiose nel genere musicale e un dramma di tutto rispetto come 'Angela', Roberta Torre tenta la strada del thriller poliziesco a sfondo erotico-voyeuristico ma il risultato è al di sotto di ogni aspettativa: la confusione nella scrittura (co-sceneggiato con Heidrun Schleef) e ancor più la pretenziosità nella messa in scena (che la regista milanese abbia puntato ad un'opera dalle atmosfere contorte e sadomaso di alcuni lavori depalmiani è palese) fanno si che 'Mare nero' sia un mix mal amalgamato tra vari generi, e per giunta con diversi cali di attenzione e ritmo, nonostante la pur breve durata, poco più di un'ora e un quarto.
Luigi Lo Cascio - del tutto spaesato e con la medesima espressione sia tra i corridoi del commissariato che percorre più volte, sia di fronte ai cadaveri delle giovani donne nonché a letto con la bollente compagna - non per colpe sue, ci regala l'unica macchia di una carriera fino a quel punto impeccabile e ricca di ruoli pregevoli, mentre della Mouglalis non viene sfruttato, come in altre occasioni ('Romanzo criminale'), il suo grande fascino, risultando così del tutta sfuggente la sua prova.
'Mare nero' è un film patinato, con una trama risibile e più cadute nel ridicolo involontario: da dimenticare!
Voto: 3.
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