Regia di John Lafia vedi scheda film
Fitte relazioni interpersonali sullo sfondo di una catastrofica sequenza di terremoti in America del Nord: questo è quanto vediamo nel film in esame, molto lungo, forse un po' troppo. Le rappresentazioni dei disastri non sono malvage, forse un po' troppo brevi, e ben dislocate all'interno dei 140 minuti di pellicola; tra un terremoto e l'altro, si intrecciano le vicende personali dei protagonisti, amici, fidanzati e parenti tutti aventi un ruolo chiave - non passivo - nello svolgimento degli eventi; tutti i personaggi sono molto stereotipati (l'amico del Presidente; la coppia separata che trova stimoli per ricongiungersi, etc.) e non mancano situazioni un po' sopra le righe, perchè particolarmente "zuccherose" o inverosimili.
La tensione, tuttavia, c'è e, a patto di apprezzare il genere, consente di arrivare a fine film.
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