Regia di Norman Jewison vedi scheda film
Lo spunto era interessante: cosa succede a un uomo che a cinquant'anni dai crimini commessi non ha ancora chiuso i conti con la sua coscienza e con la legge?
Lo svolgimento è dei più sciatti, banali e stereotipati che ricordi. Personaggi mal tratteggiati, figure strampalate, caratteri al limite del ridicolo, una vicenda inconsistente che non si risolleva certo per il "colpo di scena" finale, se così si può definire, telefonato e blandamente accusatorio. Michael Caine e Charlotte Rampling danno vita, malgrado loro, a un duetto patetico e grottesco.
Consigliato a chi ha due ore di tempo da perdere e aspettative da gettare al vento.
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