Regia di Paul McGuigan vedi scheda film
Chi conosce la “mossa Kansas City”? Nessuno? Nessun problema; alla fine della visione del film (sempre che ci si arrivi considerato l’incipit per niente promettente: il montaggio delle scene “appare”, infatti, senza senso e l’ “atarassia” del protagonista - che spesso si traduce in un fatalismo insopportabile - rischia di contagiare lo spettatore) la sapremo recitare a memoria.
Da ostico pulp ad intrigante noir, questo thriller “ad incastro” (will kane), dalle reminiscenze tarantiniane (mm40) ha molte pretese (prefigurate dal cast “sontuoso” si legge, e a ragione, fra i commenti) cui, però, dà piena soddisfazione solo nel finale. All’inizio, infatti, prevale - anche per merito di J.Hartnett (eccellente nella giusta caratterizzazione data al misterioso Slevin: bradipo68) - un fastidioso senso di disorientamento, che però, col senno di poi, sembra voluto proprio allo scopo di rendere ancora più avvincente il crescendo narrativo (jagger), che, così ben orchestrato, riesce a far perdonare l’inconcludenza della prima parte.
Sennonchè un film va giudicato nella sua interezza, per cui, con un po’ di rammarico, sono costretto ad attenermi ad una valutazione solo moderatamente positiva.
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