Regia di Paul McGuigan vedi scheda film
Nel 1979 i boss malavitosi che hanno il controllo sulle corse dei cavalli decidono di dare un giro di vite per dare un segno tangibile e inequivocabile ai troppi che non saldano i debiti: così massacrano i genitori di un ragazzino. 25 anni dopo, quel ragazzino si fa chiamare Slevin (dal nome del cavallo che, perdendo, costò la vita a suo padre) e decide di vendicarsi: con uno stratagemma ingegnosissimo e l'aiuto dello stesso killer che all'epoca gli risparmiò la vita, penetra nelle celle dorate dei due boss e si prende la sua rivincita.
Con una narrazione destrutturata che riannoda progressivamente i fili del racconto, la splendida sceneggiatura di Jason Smilovic incede a colpi di genio, tra dialoghi brillanti - che spesso toccano i registri del comico - e incastri perfetti. Il binomio infiltrato+vendetta si era già visto nell'ottimo La giuria. Qui il meccanismo è ancora più virtuoso: peccato che lo spettatore venga ingannato da una scena - di durata quasi infinitesimale - che rende impossibile indovinare l'esito della storia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta