Regia di Paul McGuigan vedi scheda film
Tensione altissima per un thriller cupo e frenetico dalle inevitabili reminiscenze tarantiniane. Josh Hartnett offre una grande prova, affancato da un cast di tutto rispetto: Freeman, Willis, Kingsley: ce n'è per tutti i gusti. La regia non indugia particolarmente sul sangue, ma lo sfrutta per fomentare l'ansia dello spettatore, che rispecchia quella del protagonista Slevin, apparentemente travolto da qualcosa di molto più grande di lui. C'è da dire però che - va bene, è solo un film - però due capomafia che si facciano buggerare in maniera tanto rapida e grossolana non si erano mai visti. Si chiude un occhio in nome dello spettacolare piano di vendetta messo in atto dall'eroico ed antieroico al tempo stesso Slevin. C'è l'azione, c'è anche una storia originale di fondo: trovarne, di film simili.
Gli allibratori di NY sono tutti nelle mani di due boss malavitosi eternamente in lotta fra loro. I due rapiscono un ragazzo, Slevin Kelevra, apparentemente per sbaglio, e lo impiegano nella loro faida privata. Ma il ragazzo in realtà si è inserito a forza fra i due, che anni prima gli fecero uccidere i genitori, per vendicarsi.
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