Regia di Francesco Amato vedi scheda film
Compito in classe al Centro sperimentale che diventa un film, con i compagni a lavorare sul set e un paio di attori (Daniele De Angelis e Chiara Nicola) davvero bravini. Un pizzico di indulgenza è doveroso, così come il consiglio di non montarsi la testa in caso di un successo che naturalmente auspichiamo. La filosofia di chi ha scelto di investire e distribuire Ma che ci faccio qui! è chiara: cavalcare l’onda del rinnovato filone giovanilistico-musical-sentimentale. Un ragazzino ribelle che vorrebbe fare un percorso da Interrail in scooter, la sua educazione al sesso con una “nave scuola” quarantenne ricca e annoiata, la scoperta dell’amore vero con una coetanea sbarellata, un contorno di personaggi strambi quanto basta, tra i quali spicca Paolo Sassanelli, il Tonino del bagno Serafina. Il film è benevolo, la simpatia con la quale ti convince a guardare chi costruisce abusivamente sul litorale laziale ci ricorda che in fondo siamo nella terra dei cachi, e che la “morale” dell’italica commedia è per definizione a doppio taglio. Tuttavia c’è chi si diverte e invoca spensieratezza, quindi per una volta saremo ecumenici anche noi. Il giovane regista Francesco Amato sa girare e i suoi sceneggiatori Andrea Agnello e Daniela Gambaro scrivono bene. Ma per tutti, siamo onesti, la strada è in salita.
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