Regia di Alessandro Pambianco vedi scheda film
Un film ggiàvane, scritto da ggiàvani, interpretato da ggiàvani, interpretato da ggiàvani, per ggiàvani e con tematiche… horror!
Il risultato? Dobbiamo pure parlarne? Io direi di lasciare perdere! Ma siccome l’ho veduto… via con l’analisi di “La Notte Del Mio Primo Amore” di Alessandro Pambianco (regista ggiàvane): Allora… il fatto che inizi in una palestra già mi fa pensare a “Troppo Belli”, ma è anche vero che questo si chiami preconcetto. In palestra, tra i fichi che si fanno i muscoli, ci sta una tipa (Joanna) che balla, poi va nello spogliatoio parlando tramite cellulare con una sua amica di argomenti quali “il tizio che credeva di stare con lei solo perché s’erano baciati una sera” ed altre discussioni ggiàvani come “non so che gli farei a tuo fratello”. Dopo questi primi dieci minuti saturi di clichè teenageriale, la povera Joanna viene spaventata, nello spogliatoio, da alcune presenze, da alcuni rumori. Già… peccato che gli unici rumori che si sentano sono quelli della musica di sottofondo. Perché mai un personaggio di un film dovrebbe sentirsi intimorito da un crescendo d’archi? Perché mai un’attrice dovrebbe gridare quando la musica fa “TONK!!” nonostante nel film non succeda null’altro? Sono degli schizofrenici o Pambianco sta sperimentando un meta-cinema? Escludendo entrambe le ipotesi, la più avvalorabile è quella mia iniziale… già! La palestra alla “troppo belli” non ingannava! Ragazzi siamo alle prese con l’ennesimo film di merda! Joanna e l’amica vanno così ad una festa, a seguito della quale ascoltiamo la tizia fare imprevedibili discorsi sul tizio con cui ha trescato e col quale, se non fosse stato così “sfigato”, ci si sarebbe messa. Tutto sembrerebbe andare per il verso giusto ma ecco che t’arriva il maniaco mascherato che insegue Joanna, lei corre, poi cade, poi arriva a casa, citofona, ma il maniaco mascherato sbuca alle spalle e dissolvenza.
Torniamo in palestra… no! no! mollate quella scheda! Intendevo torniamo in palestra nel film di Pambianco! Ecco! Il regista forse pensava che la scuola era troppo banale (giusto), e così le relazioni tra ggiàvani si verificano tutte tra un tapis roulant e un macchinario per i pesi. Qui conosciamo un’altra caruccietta col ragazzo riccio. Lui le chiede di uscire la sera, ma lei non vuole manco ‘sta volta, lui si scoccia e la lascia! La caruccetta resta sola, il ragazzo se ne va e arriva l’amica mezza cinese… io ho pensato “ora l’amica cinese le dirà che LUI è il solito stronzo”, ma come al solito sono stato prevenuto… infatti la cinese va dalla caruccetta e le dice “…il solito stronzo eh!”. Bene! Quella sera a casa della caruccetta la famiglia guarda il TG (notare come sia fatta male la grafica di un telegiornale finto fatto solo per questo filmetto del cazzo) e il papà di lei non la fa uscire perché è stronzo e perché al TG fatto male dicono che ci sta in giro un maniaco che ammazza le diciassettenni. Quindi, scenetta classica della lite padre-figlia comprensiva dell’immancabile diverbio sul “telefonino che m’hai promesso e che poi non mi hai regalato”; seguirà la tortura di Joanna da parte del maniaco mascherato, una scena fatta di dissolvenze incrociate ed urla con effetto eco, non si vede niente di schifoso… apparte l’intero film del Pambianco! La caruccetta è ancora in palestra ovviamente, il riccio ex ragazzo fa il mollicone con una e lei rosica, lui la consola dicendole “ma te sei vista?”. Invece la cinesa s’è fissata col fico della palestra col fisicaccio, gli occhi azzurri, la mascellona e lo sguardo vuoto, le chiede “Matteo, che me lo fai un massaggio?” e lui “no, non c’hai niente”. Così la cinesa capisce che il figaccione non se la fila e la sera stessa, a casa dell’amica caruccetta, mentre parlano di cellulari nuovi che fanno le foto ai fighi in palestra e di come sarebbe meglio se fossero delle troie, tra una chiacchiera e l’altra, esce fuori che la caruccetta quasi quasi ci prova lei col figo. Il giorno dopo il figo infatti va dalla caruccetta (indovinate dove? Si, in palestra) e le chiede di farsi un week end nella casa sua al paesello burino. Lei dice di si perché lui è figo, la cinesa manco rosica tanto alla fine e, in quanto amica stronza e brutta di una carina, va dall’ex ragazzo riccio di quella carina e gli dice tutto per farlo rosicare!
il fiGo e la caruccetta così partono, in mezzo alla strada li fermano due guardie che chiedono loro patente e libretto, dopo di che dicono “fate attenzione che in giro ci sta un maniaco mascherato che ammazza le diciassettenni”. Mh, si ok… una volta a casa del figo lui è talmente fiGo che si fa le striscie di cocaina e chiede a lei di provare, ma lei rifiuta (nonostante la droga disposta a mo’ di cuoricino potesse sembrare molto invitante per una bora che passa la vita in palestra a farsi lasciare dal ragazzo). Poi si fanno un bagno in piscina (lui è quello simpatico che la butta in acqua…), finora l’unica cosa che fa paura è la loro recitazione (lo so, sembra una battuta da “Striscia la Notizia”). Il figo con la voce da figo dice a lei “ora ti preparo qualcosa da mandgvgiare”. Ora, io ci sto che in Italia la gente non sappia fare film, sono nato in un periodo in cui avevano già smesso di fare roba decente… ma da qui ad arrivare a fare un film horror di merda che sembra la parodia di una recita scolastica con dialoghi striminziti da fumetto su “cioè”… ce ne vuole! Specie se in questo medesimo filmetto scadente di merda ci metti pure…LA SCENA DELLA DOCCIA!! No!! questo è un oltraggio! La scena della doccia nel film horror? Cos’altro? Il giallo con l’assassino maggiordomo? La commedia con lo scambio di valigie uguali dal diverso contenuto? Ommioddio! Fortunatamente nella doccia non succede nulla di horror, se escludiamo che anche in questa situazione il personaggio si spaventava per la musica di sottofondo del film… non per altri motivi; se in fase di montaggio mettono una musica paurosa, la tizia si spaventa e si guarda attorno… ma non succede niente, è solo la musica, come farà a sentirla non lo so. Chiedetelo a Pambianco prima di ucciderlo. Dopo la doccia il fiGo propone un brindisi “alla ragazza più bella, e al ragazzo più sexy” (speravo di trovare una vena ironica nello sguardo del personaggio… no, non c’era… santo cielo), la serata per i due sembrerebbe andare bene se non fosse che, mentre lei taglia la cipolla, lui si ingrifa e la violenta (pure minacciandola un po’ con un coltello), subito dopo è tutto tranquillo e lui torna ad essere viscido e a chiamarla amore… lei, si, indubbiamente è un po’ scocciata per l’accaduto, ma non più di quanto possa esserlo una ragazza che si arrabbia perché il ragazzo guarda le ballerine in tv. Lui allora mette una videocassetta porno e la guarda con lei per farla arrapare… non ci riesce! (bella questa svolta nella trama eh?). Lei, appena il fiGo si distrae, chiama col cellulare l’amica cinesa, non hanno tempo di parlare di ragazzi e di cose fashon perché lei piange ed ha paura, chiede aiuto ma non sa manco lei dove c’ha casa sto fiGo che l’ha portata al paese, in più trova pure del sangue sui muri! Ihh!! Fosse che fosse che il fiGo e il maniaco mascherato sono la stessa persona? Il film vorrebe far credere allo spettatore questa cosa… ma in che modo? Visto che inquadrano prima l’uno e poi l’altro in due zone diverse a fare due cose diverse… ma vaffanculo và. Intanto la ragazza cerca di scappare dalla casa del fico, va in soffitta e ci trova Joanna tutta impanata e la scritta “PURIFICAZIONE” sul muro, fatta col sangue. Ma perché? Così lei decide di agire d’astuzia e dice al fiGo “te va se te lego e scopamo come a Basic Instinct?”, lui è un pervertito quindi si fa legare e lei scappa.
Intanto la cinesa, spaventata dalla telefonata dell’amica caruccetta decide di fare pace col riccio e insieme cercano di capire dove sta la casa in campagna del fiGo. Come fare a scoprirlo? Vanno a casa normale del fiGo e cercano una mappa o un indirizzo per andare alla casa fuori… si, ma come fanno a trovare la casa normale del fiGo? Semplice! Lo vanno a guardare tra i moduli degli iscritti! Ma degli iscritti di che? Aho! Della PALESTRA no?! alla fine imboccano a casa del fiGo, trovano l’indirizzo del paesello dove il fiGo c’ha casa e ci vanno in moto.
La caruccetta intanto piglia una lama per bucare il fiGo e ammazzarlo visto che era stronzo e depravato, solo che lo trova già morto, e invece di essere contenta d’aver risparmiato tempo urla, arriva il maniaco mascherato (ahh, ma allora il fiGo non era il maniaco! Ooh!) e la lega; però lei trova dei cocci per terra e li usa per liberarsi (che culo!). Il riccio arriva, trova la ragazza, incontra il maniaco, fanno una lotta lui contro il maniaco armato di falce, cascano in piscina, s’ammazzano, se squartano… alla fine il riccio si salva e corre colla caruccetta al riparo dentro la casa del fiGo. Una volta qui dentro (dopo tutto quello che è successo) lui le chiede “mi spieghi che cazzo succede qui?” e lei dice “calmati! Così non risolvi nulla”… ma di che stanno parlando? Spero che non sia vero che la sceneggiatura l’abbiano scritta in quattro! Invece, cazzo, è vero… e una delle sceneggiatrici di cognome fa pure Tarricone! Succede poi che il maniaco mascherato ammazza il riccio con lo sparachiodi, fa per ammazzare pure la caruccetta ma la cinesa arriva alle spalle e lo mette K.O! meno male! Ma perché non lo ammazzi una volta che l’hai steso? Boh, magari non c’aveva pensato, infatti lui dopo un po’ di rialza e strozza la cinese. Però poi la caruccetta lo sparachioda a lui!
arriva la polizia (alla buon’ora) e porta via la caruccetta ormai sola e in un mare di lacrime. Finisce il film, ma poco dopo l’inizio dei titoli di coda… si apre una panza di un corpo di quelli che il maniaco teneva appesi e cade un feto.
BELLO!
ora… (lasciamo perdere che la sigla finale è cantata da Dolcenera)…mi spiegate il perché di questo film? qualcuno ha anche osato valutarlo bene con quelle scuse del tipo “è un regista esordiente” e “c’hanno speso pochi soldi per farlo”, eh no cari miei: posso scendere di casa, raccogliere la merda di un cane ed esporla avendo avuto a disposizione un budget sicuramente minore di quello usato per questa crosta di film, e il risultato è inutile dire che sarebbe migliore.
Ma… mi spiegate perché il fiGo si faceva di cocaina, la violentava, guardava i porno e recitava come Costantino se non peggio (quindi se non come Daniele Interrante)? Era per far pensare che il maniaco fosse lui? Ma se (come ho già detto) si vedeva dalle scene che era un’altra persona! Cazzo! Piango pensando che ho letto un paio di recensioni buone per questa mostruosità! Ma poi chi era sto maniaco! Perché ammazzava le diciassettenni, mi sa che c’è qualche esperto dell’horror che potrebbe dare una risposta, magari è collegata a quel feto che casca alla fine del film…
E poi la fotografia è nera, non si vede un cazzo, se lo chiedi al regista ti dirà che è per dare l’atmosfera cupa dell’horror… ma non l’ha saputa fare (manco quella). Ma poi direi di prendere in considerazione anche l’ignobile frase sulla locandina “la notte prima degli esami si dimentica IL PRIMO AMORE MAI”… che vuol dire? La notte prima degli esami è un riferimento al film collega? E poi dove cazzo sta sto primo amore nel film? nel momento in cui il fiGo la stupra mentre lei taglia la cipolla?
Da evitare come la sifilide!
Voto: 0
VL
http://tuttattaccato.splinder.com
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