Regia di Luciano Martino vedi scheda film
Massimo Lucantoni, scrittore e sceneggiatore, è in crisi profonda: si sta separando dalla moglie e l'appartamento in cui vive blocca la sua ispirazione. Si ritira perciò per qualche tempo nella villa di una coppia di nobili decaduti, dove comincia ad avere visioni di una bella ragazza che suona il clarino.
Luciano Martino/Massimo Lucantoni: come spesso accade, l'artista mette un po' di sé stesso nella sua creazione e probabilmente le iniziali, pur invertite, scelte dal regista e sceneggiatore (insieme a Nino Marino) di questo film non sono del tutto casuali; la crisi d'ispirazione, il blocco dello scrittore che colpisce Lucantoni è forse apparentabile con qualche crisi creativa di Martino, noto maggiormente come produttore ma molto spesso presente anche come firma sui copioni. Già più di rado lo si è visto invece dietro la macchina da presa: questa è la sua sesta esperienza (sulle sette totali) in tal senso e, data la grana grossa del lavoro, non è neppure più di tanto criticabile. Ciò che invece davvero non va è il tono melenso del racconto che si interseca con un umorismo sottilissimo di fondo, creando un contesto pressoché fumettistico nel quale dialoghi, caratterizzazioni e perfino la morale stessa del lavoro risultano blandi all'ennesima potenza. Interpreti: Gianfranco Manfredi, Milena Vukotic, Nastassja Kinski, Martine Brochard, Simona Izzo, Ricky Tognazzi, Carlo Croccolo, Riccardo Scaccia, Antonio Cantafora e una giovanissima Vittoria Belvedere, nonché Kim Rossi Stuart in una particina. Per il contesto fin troppo, apprezzabile anche la confezione, ma nel complesso la pellicola ha realmente poco appeal. 3/10.
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