Regia di Seth Holt vedi scheda film
Efficace ed originale questo horror/giallo girato in economia, anche perché sa costruire un senso di mistero, tensione e ambiguità. Il regista sa creare un'atmosfera infida e sinistra, e un'ambientazione che insitilla un lieve senso di minaccia, anche quando siamo di giorno e all'aperto. Le apparizioni improvvise del padre (specie la prima, in quella stamberga seduto al buio con la candela davanti) mi hanno incusso vero spavento: tanto di cappello a regista, direttore della fotografia, e all'attore stesso (un tizio veramente inquietante, anche visto in fotografia). Suscitare schifo o ribrezzo, usanza frequentissima oggi, non è poi così difficile, magari anche passando il segno del buon gusto; suscitare spavento, però, non è affatto facile, e gli effetti speciali non vi hanno alcun ruolo (infatti qua non ce ne sono).
Gli attori mi sembrano tutti bravi, specie l'ambiguo autista della villa, un personaggio che proprio non riesce a sembrare sincero e rassicurante. Anche l'intreccio regge bene. La trama fa vedere come dopo aver commesso le azioni più turpi c'è chi sente il rimorso della coscienza e forse si pente, e chi invece non sente niente perché ha già ucciso in se stesso ogni traccia di umanità. Insomma, siamo in presenza di un bel giallo dimenticato, che andrebbe riscoperto.
PS per soli uomini: la protagonista è una vera bellezza.
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