Regia di Giuseppe Vari vedi scheda film
Su un vascello fantasma si instaura il profondo rapporto tra un capitano brutale al limite della crudeltà e un uomo da lui salvato in mare e nominato vicecapitano, un raffinato scrittore.
Meno banale di quanto si potrebbe presupporre, questo Il lupo dei mari, tratto dal romanzo omonimo di Jack London con un adattamento scritto da Marcello Ciorciolini; una pellicola dal budget ridotto, pressoché interamente ambientata su una nave e che reca la firma in regia di un modesto mestierante quale Giuseppe Vari, ma che gioca le sue carte – neppure poche per la verità – nel modo migliore e finisce per intrigare, a tratti, e convincere almeno parzialmente. Se la storia di London è abbastanza sofisticata da trasferire sullo schermo, zeppa di risvolti psicologici e di intrecci interpersonali, comunque l’azione non manca e il cast rende al meglio anche grazie alla presenza di un gruppo di interpreti in parte e in forma, a partire dai due protagonisti centrali Giuseppe Pambieri e Chuck Connors; ma sono della partita anche Barbara Bach, Rik Battaglia, Luciano Pigozzi, Pino Ferrara, Nello Pazzafini, Maurice Poli, Renato Baldini e Roberto Dell’Acqua. I cinefili riconosceranno senz’altro la versione di Michael Curtiz del 1941 come quella definitiva de Il lupo dei mari, ma con le dovute proporzioni questa di Vari non ha granché da rimpiangere; di sicuro impatto inoltre le strepitose musiche dei fratelli De Angelis. 5/10.
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