Regia di Gregory Dark vedi scheda film
Trama che sa di già visto, dialoghi scontati con alcune battute simpatiche, uccisioni improbabili che suscitano la risata (ma credo sia un elemento voluto) e infine colpi di scena finali intuibili rendono il film un horror che si fa notare solo per le risate che provoca e non per tensione o altro. Spiegare cosa spinge un uomo ad uccidere e a diventare un serial killer con una mania, in questo caso quello di strappare gli occhi alle vittime, non poteva essere giustificato peggio di così. L'unica nota positiva sono le uccisioni atroci, che sicuramente faranno la gioia degli amanti dello splatter e del wrestling, dato che il protagonista "cattivo" è un lottatore professionista. Un horror, non privo di incongruenze, che non aggiunge nulla al genere; tutto sommato girato discretamente ma in quanto a trama e dialoghi pecca veramente tanto, per non parlare dei soliti abusi audio per aumentare la "tensione". Avrei tante domande retoriche da porre, ma evito per non rovinare la visione agli impavidi amanti del cinema che in questo periodo, come me, si devono accontentare di ciò che passa il convento.
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