Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film
"Imputazione di omicidio per uno studente"
diretto nel 1972 da Mauro Bolognini,
devo dire che non mi è dispiaciuto,
ma mi ha lasciato anche perplesso.
La storia tratta di uno studente di architettura,
che fa parte di un movimento di sinistra radicale
che viene accusato di aver ucciso un poliziotto
durante una manifestazione,ma è innocente.
Ma la cosa che scotta che nella manifestazione
ci sono due morti,un poliziotto,come detto prima,
ma anche uno studente,ed a indagare
il giudice Aldo Sola.
Però non sa che dentro agli scontri c'era suo
figlio Fabio,dentro al movimento,all'
insaputa del padre.
Mauro Bolognini realizza un Film che oggi
appare datato,ma è un bello spaccato d'epoca,
per la situazione tesa di allora dove gli studenti
protestavano e i movimenti di estrema di
sinistra e destra c'erano,e in parte
influenzavano i parlamentari dei loro partiti.
Però nella sceneggiatura scritta da due
di calibro come Ugo Pirro e Ugo Liberatore,
e che dentro alla storia c'è lo scontro tra
un padre e un figlio,che diventa un conflitto
di famiglia in interni,dove con questo
stratagemma fa un atto d'accusa verso la
giustizia e i metodi della polizia verso
questi movimenti,e l'emblema di questo
è Commissario Alberto Cottone,interpretato
da uno strepitoso Pino (o Giuseppe) Colizzi,
ma chi prende tutta la scena è proprio
il giudice Aldo Sola,che è un gigantesco
Martin Balsam,che riesce a trasmetterti
la sua disperazione e il rispetto nella
giustizia,ma le cose cambieranno.
A interpretare il figlio Fabio c'è un
giovanissimo Massimo Ranieri,
che con Bolognini aveva già lavorato
per "Metello",dove il suo personaggio
è un giovane studente di un movimento
estremista di sinistra,ma non riesce
a essere credibile del tutto,anche se
a volte è notevole.
Nel Cast ben diretto con mano sicura c'è:
Salvo Randone-Turi Ferro-Valentina Cortese-
Carlo Valli-Luigi Diberti e una splendida
Petra Pauly nel ruolo di Carla,che è il
suo 3° e ultimo Film,ed è un peccato che
non abbia fatto più niente perché aveva
veramente un bel viso.
Invece nel Cast tecnico spicca
la colonna sonora Ennio Morricone
con Giancarlo Bigazzi,Giordano Falzoni
e Fiorenzo Fiorentini-
al montaggio Nino Baragli
e alla fotografia Giuseppe Ruzzolini,
che in futuro diventò tale per molti
Film di genere e dei Vanzina.
In conclusione un Film che raggiunge
la sufficienza,ma non va al di là,
perché nonostante che evita
l'"Happy End",alla fine sembra
un Film insoluto che non c'entra
il bersaglio completamente,ma
l'aria di denuncia che si respira
è di un Cinema che non
si ha il coraggio più di fare,
e Bolognini sapeva benissimo
coniugare il Film d'autore
con quello "di genere",
come pochi sapevano fare.
Ma qui nella pellicola
a tratti arranca e si
ha la sensazione di assistere
di un Film che non ha saputo
centrare quello che doveva,
lasciandoti sospeso in alcune
situazioni.
Il mio voto: 6.
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