Regia di Tim Burton vedi scheda film
Piccolissimo, preziosissimo gioiello, questa è l'opera prima di Tim Burton, ventiquattrenne che allora lavorava alla Walt Disney, della quale è il secondo film horror, dopo "The Watcher In The Woods" del 1980. Si tratta di cinque minuti zeppi di ironia, autoironia, citazioni, riferimenti, leggerezza, trovate, c'è Edgar Allan Poe, l'espressionismo tedesco anni '20 e soprattutto in originale c'è la leggendaria voce di Vincent Price, che così si espresse a proposito di questa pellicola: "the most gratifying thing that ever happened. It was immortality, better than a star on Hollywood Boulevard". Anche il regista ne fu soddisfatto, definendola una delle esperienze più formative della sua vita. C'è anche l'anticipazione di Jack Skellington (Skeleton in italiano), undici anni prima di "The Nightmare Before Christmas", lo si può vedere a 1:18 in alto a sinistra e a 4:45 apparire e dissolversi. Insomma, c'è il meglio del regista, senza i passi falsi e le cantonate che anche il mostro sacro ha collezionato durante la carriera. Facendo il rapporto tra l'utilità e la durata delle sue opere, questa pellicola si piazza sicuramente al primo posto.
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