Regia di Zoltan Korda vedi scheda film
La storia è forte e raccontata, e interpretata, alla grande. Certo va assolutamente contestualizzata, visto che il film è stato girato 'durante' e non 'dopo' la guerra. I limiti importanti, visto oggi, sono nell'impostazione smaccatamente propagandistica. I Tedeschi sono infidi, spietati e ottusi, quando vanno all'assalto sulla sabbia, con i loro elmetti scuri lucidi sotto il sole, sembrano scarafaggi, l'Italiano è una macchietta meridionaleggiante che parla, nel doppiaggio, con la voce e l'accento romanesco di Alberto Sordi, nella sua versione piagnucolosa 'io in questa guerra ci sono finito per sbaglio, mi ci ha portato Hitler!, io vojo bene a tutti, la guerra è una cosa assurda, ve prego fateme salì sul carro armato!, ecco, questa è la foto de mi fija e mi moje incinta' e via affondando in un deserto di dignità davvero imbarazzante. Gli Americani e gli Inglesi, ovviamente, hanno un cuore (chissà chi è che ha messo a ferro e fuoco Dresda e sganciato le bombe atomiche sul Giappone) e sono rispettosi delle regole di guerra, tanto da farsi prima commuovere dalla macchietta italica e poi, addirittura, tirarsi dietro il Tedesco cattivissimo che li ha mitragliati e ucciso uno di loro. Tedesco il quale, per niente grato, poi cercherà di colpirli alle spalle ammazzando anche l'Ialianuzzo imbarazzante, ma verrà alla fine opportunamente giustiziato con la forza dal soldato Sudanese dal quale non voleva neanche farsi toccare durante la perquisizione. Al netto di questi aspetti 'ideologici', oggi alquanto discutibili, il 'plot' è ben congegnato e il finale, con i Tedeschi stravolti che passano dall'assalto alla resa incondizionata per avere l'acqua, che sgorga quasi miracolosamente, con grande sorpresa di tutti (una bomba ha riaperto il pozzo) è un'idea geniale. Quattro stellette al film a prescindere.
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