Regia di Zoltan Korda vedi scheda film
VOTO 6/7 INTERESSANTE Propaganda bellica valorizzata da un incedere drammatico e suggestivo con il 'ghigno' di Bogey dei tempi migliori. Korda lavorando su commissione (Contrattacco di 2 anni successivo ne confermerà l'impegno), aggancia il leitmotiv dell'operazione: la rivincita. Così il gioco si basa tutto sulla pattuglia sperduta e cosmopolita, con un duro percorso fisico e psicologico nelle sabbie sahariane insanguinate dalla seconda guerra mondiale (comunque il set è come sempre californiano...). Dunque per poter leggere al meglio il messaggio politico del racconto bisogna contestualizzare l'opera fra il 'panico' dell'avanzata 'rommelliana' del 42 e la disfatta di El Alamein, che con Stalingrado negli stessi mesi e la battaglia d'Inghilterra un anno prima contribuì a segnare la fine del mito dell'invincibilità germanica. Sahara uscì nelle sale sul finire del 43 in piena campagna d'Italia e con l'8 Settembre fresco, fresco, quindi il tutto prese una piega diversa e il soldato italiano Giuseppe è l'archetipo (ahimè...) degli italiani brava gente in contrapposizione al malvagio pilota nazista. Più interessante come documento storico (da notare i tagli sulla prima versione editata per il mercato italiano dell'immediato dopoguerra) che come film di guerra visto che nei momenti chiave pur mantenendo una notevole atmosfera perde un filo di compattezza a causa della dichiarata missione propagandistica.
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