Regia di Zoltan Korda vedi scheda film
Efficace prodotto di sicuro intrattenimento del bravo artigiano magiaro Zoltan Korda, come molte opere di quegli anni, quando se facevano un film, lo facevano bene. Non è un capolavoro, beninteso, ma coinvolge sin dall'inizio e desta interesse per la vicenda narrata. Fu girato nel vero Sahara e si vede, il che giova all'ambientazione che appunto è riuscita ed efficace, specie nel tramettere la fatica, la desolazione, e la cronica mancanza d'acqua. Tra la prima metà che vede il manipolo di soldati viaggiare stipati sul carro armato e la seconda della battaglia, preferisco la prima. Il film fa un po' di fatica a sviluppare con chiarezza i messaggi antinazista e pacifista, discorsi portati avanti entrambi, a volte però con punti non ben risolti. Al di là di questo, entrambi gli intenti mi paiono nobili. Bogart non fa l'investigatore o il gangster, ma se la cava bene. Stranamente il personaggio dell'italiano è positivo (è doppiato da Sordi), non è cioè il solito fascistello o l'italiano ladruncolo e furbo. Anzi, gli mettono in bocca nobili discorsi contro la guerra e la fratellanza tra gli uomini. Il finale è stranamente umoristico e ironico.
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