Regia di Zoltan Korda vedi scheda film
Fronte nordafricano, 1942: un mezzo corazzato americano in ripiegamento raccoglie alcuni soldati inglesi, un francese, un sudanese, un prigioniero italiano e uno tedesco; il piccolo gruppo si attesta poi in difesa di un pozzo d’acqua, peraltro quasi esaurito. Film di propaganda bellica, enfatico e pieno di stereotipi (ovviamente l’italiano è lamentoso e il tedesco subdolo): l’eroismo dei nostri, che pur potendo onorevolmente sganciarsi sono ben felici di sacrificarsi schierandosi in nove contro un battaglione nemico a cui viene fatto credere che il pozzo sia pieno, è inverosimile nella sua gratuità. Ogni tanto Bogart pronuncia un pistolotto grondante patriottismo: tocca il culmine nel finale, quando apprende la notizia della riconquista di Tobruk e rievoca il contributo che i compagni morti (dei quali, per maggiore chiarezza, vengono inquadrate le tombe) hanno dato alla vittoria.
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