Regia di Paul Michael Glaser vedi scheda film
Action movie con ambientazione post-atomica e con una velata critica ai reality show (sul punto davvero innovativo visto che la pellicola risale alla seconda metà degli anni ’80) e alla televisione in generale. Protagonista incontrastato della storia (tratta da un romanzo di Stephen King) è il grande Schwarzy che qui sfoggia un interpretazione alla “Dutch” (personaggio interpretato dall’attore austriaco in Predator, n.d.c.) con tanto di sigarone in bocca e battute caratterizzate da un alto tasso di ironia. Discreta la regia del semi-sconosciuto Glaser (le scene + belle sono quelle nel tunnel con i concorrenti sparati a velocità folli) che ha la pecca xò, insieme agli sceneggiatori, di non sfruttare a pieno il potenziale a disposizione non evidenziando nettamente la critica verso i prodotti televisivi (il finale è un po’ banale e semplicistico). Buone le interpretazioni di tutto il cast, ma in particolare di Dawson perfettamente calato nei panni del sadico e falso presentatore del “Running Man”, frenetico il ritmo, interessante presenza di spruzzatine gore (la scena + cruda è quella nella quale Schwarzy viene infilzato da Jesse Ventura su una parete costellata da punte accuminate). Poco memorabile la colonna sonora di Faltermeyer che non riesce a comporre un motivo incalzante e capace di farsi ricordare. In definitiva siamo al cospetto di un divertentissimo b-movie che con un’altra regia sarebbe probabilmente potuto divenire un cult, cmq resta pur sempre un film ingiustamente sottovalutato (da annoverare tra le migliori pellicole interpretate da Schwarzy), che non deluderà le attese degli amanti dei film post-atomici e degli action-movie. Voto: 7.5
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