Regia di Nunzio Malasomma vedi scheda film
L'ingegner Sacchi è un po' male in arnese, vive in una modestissima pensione e neppure lo aiuta l'amore per Franca, irascibile e scontrosa. Quando conosce una giovane e allegra stiratrice, soprannominata Scampolo, capisce che la sua vita è a una svolta.
Che non si tratti del solito melodramma con protagonista Amedeo Nazzari, lo si capisce fin da subito: ci sono certi passaggi nei dialoghi assolutamente godibili ancora oggi, specie nel rapporto tormentato e tragicomico fra Tito e Franca, che aprono a spiragli di risate all'interno di una trama tendente al drammatico, ma dal lieto fine comunque garantito. Accanto a Nazzari compaiono Lilia Silvi, ventenne ma già lanciatissima come interprete, Luisa Garella, Carlo Romano, Giacomo Almirante, Guglielmo Barnabò e Arturo Bragaglia: un cast solido composto da attori di carisma ed esperienza. Anche Nunzio Malasomma, il regista nonché sceneggiatore, si era d'altronde già conquistato il suo posticino al sole, avendo cominciato a lavorare due decenni prima nel cinema muto e, in tempi di sonoro, essendosi specializzato in prodottini agili e di buona resa al botteghino sia nel campo della commedia che in quello del dramma. Qui la base di partenza è un testo teatrale firmato da Dario Niccodemi, ma va riconosciuto che il copione riesce a dare sufficiente respiro cinematografico alla storia, di buona presa pur trattandosi di mero intrattenimento senza particolari spunti di riflessione; ottanta minuti di durata sono lo standard dell'epoca e rendono la visione piacevolmente snella. 5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta