Regia di Gordon Hessler vedi scheda film
La Germania, nell'ultimo periodo della Seconda Guerra Mondiale, causa la scarsità di uomini, arruolò condannati per i più disparati reati, mischiandoli a soldati dalla grande esperienza ma rei di insubordinazione, creando "battaglioni di disciplina". A uno tra essi, formato da carristi, è ordinato di portare a termine una missione quasi suicida contro l'Armata Rossa in avanzata. L'operazione, pur con alcune perdite, riesce, ma gli uomini del battaglione non ottengono il promesso definitivo allontanamento dal fronte orientale. Il film trae ispirazione dai racconti di guerra di Sven Hassel; personaggi, contesto, idee ricorrono nei romanzi che lo scrittore tedesco realizzò basandosi parte sulle proprie esperienze durante il conflitto, parte sulla fantasia. Il contesto è quello di una nazione il cui esercito comprende di essere prossimo e destinato alla sconfitta. La propaganda, costituita da notiziari di guerra, non riesce più a nascondere le vittorie dell'Armata Rossa; neppure tra gli ufficiali più fanatici ed alti in grado c'è chi crede in un cambiamento della situazione. Essi, pertanto, sfogano le loro frustrazioni sulla truppa, ed hanno gioco facile, poichè il "battaglione di disciplina" non può contare su alcuna amicizia o protezione all'interno dell'establishment militare. Ma gli uomini che lo compongono non si demoralizzano. Vivono giorno per giorno, tra incursioni al fronte che possono loro costar la vita, ed eccessi nelle retrovie; braccati dalla polizia militare, odiati dalle SS ideologizzate, i carristi non perdono la loro espressività ribelle. Consapevoli di essere l'ultima risorsa bellica di un sistema agonizzante, si concedono irriverenza nei confronti dei superiori, i quali, pur riconoscendo loro i dovuti meriti, non hanno esitazioni nello sfruttarli sempre più intensamente. Sequenze d'azione compongono la gran parte del film, che non manca comunque d'inviare un messaggio antimilitarista. I confronti con i soldati sovietici non sono sempre basati sulla violenza. Una sequenza mostra russi e tedeschi rilassarsi insieme all'interno di una magione abbandonata; in un contesto quasi idilliaco che stona con gli scenari di guerra e sfacelo circostanti, è difficile capire quali siano gli uni o gli altri. E non è forse preferibile questo modello di convivenza rispetto il quotidiano tentare di uccidersi a vicenda ? Nulla di rilevante circa le interpretazioni; nel cast, spicca il nome di David Carradine nel ruolo del caustico e sadico colonnello Von Weisshagen. Appare Oliver Reed nel ruolo secondario di un pomposo generale tedesco. Il racconto è caratterizzato da ritmi vivaci ed un tono scanzonato; il dramma di una nazione trascinata alla rovina da un'ideologia malata è trattato con ironia, ma nulla di ciò che è stato è nascosto allo spettatore. Il mio giudizio è di sufficienza; ci troviamo di fronte ad un'opera nel complesso modesta. Tuttavia, ritengo che lo spirito delle opere di Sven Hassel sia stato compreso dal regista Gordon Hessler e ben trasposto nel film, che trovo nel repertorio di FilmTV sotto nome di "Le Ruote Del Terrore" ed altrove con titolo "Battaglione Di Disciplina".
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta