Regia di Ted Post vedi scheda film
Farsi giustizia da solo o credere nella giustizia ?
Eastwood comincia da qui a girare intorno alla regia e a costruire il suo personaggio. Il nostro si lascia dirigere per una storia che produce e scrive dove inizia a disegnare il quadro attoriale dentro il quale si muoverà nei successivi film della sua carriera. Clint comincia a delineare un western senza spaghetti ne sigaro in un paese che è ancora troppo grande per potere assicurare a tutti una giustizia pubblica più presente di quella privata. La vendetta di un uomo ingiustamente impiccato dalla seconda e salvato dalla prima, non ha bisogno di altre motivazioni . Quando rimani senza soldi, senza bestiame e senza lavoro vendicarsi diventa l’unico motivo per vivere. Quando Clint accetta il ruolo di sceriffo diventa autorizzato a compiere legalmente la sua ragione di vita con la possibilità di portare vivi alla corda i suoi aggressori. Il film potrebbe limitarsi ad essere la caccia spietata di questi linciatori ma in effetti il nostro allarga la visuale e lo sceriffo Cooper prende sul serio la stella che porta cominciando a capire la differenza tra una giustizia sommaria e gli obblighi sociali dell’autorità che rappresenta. Il nostro ti fa capire anche l'ipocrita differenza tra lo spettacolo della morte che è necessario come monito per tutti gli altri al rispetto della legge ma che rimane uno show da ostentare da ritualizzare e la violenza brutale e privata che in pochi minuti risolve la questione. Il film è un continuo oscillare tra gli istinti individuali della vendetta da compiere e il dovere pubblico dato dal lavoro senza dimenticare le diverse colpe di ognuno nel aver compiuto o meno i crimini pei i quali si è accusati. Riflessione sincera sulla pena di morte sulla necessità della vendetta e la possibilità della giustizia.
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