Regia di Jessica Bendinger vedi scheda film
La 17enne Haley Graham (Missy Peregrym) è una ragazzina ribelle che, all'ennesima bravata in bici, viene condannata a un periodo di rieducazione in una struttura a scelta. Il padre la manda dove lei temeva di più: in una severa palestra di ginnastica artistica. Haley, scopriamo subito, era infatti un talento naturale di questo sport ma, arrivata ai livelli mondiali, aveva mollato tutto. Il modello è quello classico "giovane che si fa strada nello sport e/o musica e/o danza partendo da ambiente proletario-ribelle", con scampoli di realismo sociale e abbondante Sogno Americano. L'accoppiata glam-realismo urbano, poi, è vecchia almeno come i musical Warner degli anni 30. Stick It non è né meglio né peggio di recenti prodotti simili, su ballerine che superano vari pregiudizi e ostacoli. Meno spudoratamente giovanilista della media, la regista ha qualche ambizione ma quando accelera al digitale le sequenze di danza commette per sciatteria una scorrettezza imperdonabile, anzitutto dai fan della disciplina. I personaggi sono manichini, Jeff Bridges (che fa l'allenatore) è bolso da fare impressione mentre la protagonista Missy Peregrym (1982), è bellissima e, seppure già tenda alla smorfietta, non del tutto inverosimile nel ruolo.
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