Regia di Mark Levin vedi scheda film
Ve la ricordate la prima "sbandata"?Sì,quella che intorno agli undici-dodici anni arriva come un turbine a spiazzare tutto,e a mandare in tilt il sistema di giochi-scuola-babbomamma-amici,per una/o ragazzina/o?Ecco,"Little Manhattan" è nè più nè meno la cronaca in chiave di commedia di una forte sbandata per una compagna di karate per il ragazzo protagonista:poteva venirne fuori un tripudio di melassa,una scemerella e banalissima pellicola da fruire esclusivamente via dvd o nei palinsesti più flosci delle pay-tv,e invece ci troviamo di fronte a un "filmettino" per ragazzi dal tocco gentile,e dalla sensibilità non banale.Non mancano le citazioni del cinema "grande"(gustosa quella da "Il laureato"),e la regia e la sceneggiatura riprongono le sensazioni che si provano a quell'età,come riuscì,in versione drammatica,a Sofia Coppola ne "Il giardino delle vergini suicide".E,oltre a un omaggio al "Manhattan" alleniano in prefinale,con la corsa dell'innamorato contro ogni razionale congettura,il film ha il merito di una conclusione agrodolce che ha il valore di un passaggio d'età.Una piacevole sorpresa.
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