Regia di Irvin Kershner vedi scheda film
I ribelli sono nuovamente in difficoltà, nonostante abbiano distrutto la Morte Nera. Han Solo, Luke Skywalker e compagnia si sono rifugiati sul pianeta ghiacciato Hoth, ma Fener è ossessionato da Luke e vuole incontrarlo a tutti i costi; ci riuscirà, sfruttando tutte le armi in suo potere, dando vita ad un memorabile finale. Secondo film della prima trilogia. “Star wars Episodio V – L’impero colpisce ancora” è ancora oggi memorabile per la sua sconvolgente rivelazione del finale, ma anche per l’aggiunta di un personaggio fondamentale come Yoda, il maestro Jedi, e del tema musicale lugubre che accompagna l’avanzata delle forze del male, tema di cui praticamente si abusa. Regia affidata a Irvin Kershner, con Lucas che rimane solo nei panni di produttore esecutivo. In questo secondo episodio, alla cui sceneggiatura ha contribuito anche Lawrence Kasdan, si capisce più che altrove (ma è un concetto valido per tutti i film della saga) che la forza ed il successo del franchise sta nel modo di veicolare la storia, che pur essendo ricca di elementi della letteratura classica (il duello, l’amore, i sentimenti edipici, la morte), viene narrata attraverso uno stile cinematograficamente inedito fino a questo momento, ossia sbilanciato sul versante ludico e decisamente depauperato degli elementi filosofici e culturali che ne avrebbero appesantito la visione. Una sorta di nuovo modo di fare fantascienza che apre una nuova era. Un grande sequel in cui dietro ad un’evidente operazione commerciale c’è anche tanta sostanza.
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