Regia di Larisa Shepitko vedi scheda film
VOTO 8+ POTENTE (Tv 10 Aprile 2011) L'inizio dopo un'inquadratura su di un ruscello è subito d'azione, con campi stretti, essenziali, per poi diventare introspettivo in un crescendo insostenibile di sensi di colpa, tradimenti, puntando dritto al lato più buio e spaventoso della natura umana. "Ci sono cose più importanti della nostra pelle" è vero, ma dopo una teorizzazione della tortura come quella fatta dall'inquirente durante il terribile interrogatorio è difficile mantenere le proprie certezze. Rigoroso come solo il cinema russo sa essere, L'ascesa è un film scarno e sovraccarico di tensioni ed emozioni, liberate in scena violentemente, raggiungendo così una rara intensità espressiva. Ultima opera della regista, che rimpianti! Così padrona di uno stile potente e riflessivo, contrario alla spettacolarità delle azioni ma anzi favorevole alla metabolizzazione psicologica delle situazioni. C'è un rallenti nel finale, nel pieno dell'apoteosi del racconto, accompagnato dalla splendida e decisiva musica di Alfred Schnittke, che solo a citarlo fa venire i brividi.
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