Regia di Nico D'Alessandria vedi scheda film
Un film in cui la tossicodipendenza e la conseguente emarginazione sono vissute, dal protagonista, come iperboli dell'individualismo, che sconfina nel delirio d'onnipotenza, nella furia contro tutto ciò che limita la sua libertà di espressione e movimento. La macchina da presa lo segue da vicino mentre attraversa le strade di Roma con un passo che, a tratti, pare una marcia trionfale, a tratti una rabbiosa danza; una città, in cui per lui non c'è posto, diventa così, paradossalmente, un luogo che gli appartiene in toto, ad ogni ora del giorno e della notte. Un documentario che denuncia una condizione umana attraverso la tragica poesia che da questa scaturisce.
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