Regia di Mark A.Z. Dippé vedi scheda film
Già il titolo non lasciava presagire nulla di buono: pesci geneticamente alterati che si trovano a intrappolare uno sparuto gruppo di esseri umani nel bel mezzo di una palude. Ma stoicamente, ho deciso anche stavolta di sorbirmi una di quelle che forse è una delle perle più pregiate in mezzo alla collana dei film estivi proposti dai cicli televisivi (perdonate la rima). Come al solito, in queste pellicole ci si trova col tifare per il soggetto del titolo (lo spettatore spera che "La valanga della paura" faccia una strage, o che le "Api assassine" finiscano per davvero con l'assassinare il solito adolescente sbruffone che fa capolino nel film), e "Franekenfish" in questo rientra nella norma: viene da applaudire quando questa sorta di pesciazzi enormi fa salti che neanche Flipper vedendo Jessica Alba in bikini era in grado di eseguire, per non parlare del fatto che a metà dell'"opera" scopriamo che i Frankenfish possono persino respirare fuori dall'acqua (e scatterà il siparietto comico del tipo divorato dal pesce che credeva di aver ucciso sulla terraferma).
Inguaribile voto mediocre per un altro film scadentissimo e per questo divertentissimo. A quando un seguito?
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