Espandi menu
cerca
Poliziotto senza paura

Regia di Stelvio Massi vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mm40

mm40

Iscritto dal 30 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 164
  • Post 16
  • Recensioni 11104
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Poliziotto senza paura

di mm40
2 stelle

L'ennesimo ruolo identico per Merli: commissario, poliziotto, investigatiore o questurino, per lui è lo stesso. Un duro che si spezza ma non si piega, buono, generoso ed incorruttibile, ma spietato e brutale contro i criminali, tanto più violento quanto i delitti su cui indaga sono gratuiti ed efferati. Stelvio Massi ha messo in piedi numerose storie di questo stampo, dalla Banda del trucido a Mark il poliziotto, lavorando spesso con l'altrettanto esperto del genere Merli (Il commissario di ferro, Un poliziotto scomodo, etc.); come è noto, per il poliziesco si è trattato di un fenomeno passeggero e tutto italiano, destinato a divampare alla metà dei '70 per poi spegnersi entro i primi '80. E qui l'aria del declino si respira già. Le due apparizioni speciali sono quelle di Gastone Moschin e di Joan Collins, protagonista del momento clou dell'intera pellicola, quando compie uno spogliarello in un night club terminando a torso nudo la scena (ma anche nel finale le è riservato un siparietto sexy non da poco). Sceneggiatura di Gino Capone e del regista, fotografia di Riccardo Pallottini, musiche di Stelvio Cipriani: i soliti noti. I blandi intenti di denuncia vengono soffocati dalle banalità e dalla scarsa fantasia. 3/10.

Sulla trama

Un investigatore, sulle tracce di una ragazzina rapita, viene a conoscenza di un traffico di minorenni finalizzato alla prostituzione.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati