Regia di Hector Babenco vedi scheda film
Film durissimo dell'argentino trapiantato in Brasile Babenco. Più che il suo successivo IL BACIO DELLA DONNA RAGNO, questo PIXOTE anticipa film più recenti come CENTRAL DO BRASIL (cui è apparentato anche dalla presenza, nel cast, di Marilia Pera) e CIDADE DE DEUS. C'è il sospetto di un certo compiacimento nel mostrare scene di uno squallore abissale, sia di sesso che di violenza sadica di ogni tipo: ad un certo punto il piccolo protagonista (dieci anni) è mostrato mentre fa la pipì in un cesso imbrattato del sangue del feto appena abortito dalla prostituta che lo ospita. Va, peraltro, detto che quanto è filmato da Babenco, non si discosta purtroppo da quanto realmente accade ogni giorno per le strade delle metropoli brasiliane come Rio e San Paolo. I meninhos de rua, di cui il piccolo Pixote è un rappresentante, non hanno famiglia né casa (neppure una baracca di favela) e le prime quattro mura che vedono sono, con ogni probabilità, quelle del riformatorio. E il loro destino è di uccidere o essere uccisi. E non si può neanche dire che, quando impugnano pistole più grandi di loro, abbiano ancora il latte sulle labbra, perché non l'hanno mai poppato. Un film dignitoso che parla di un abisso d'infamia di cui si dovrebbe vergognare tutta l'umanità.
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