Regia di Pietro Germi vedi scheda film
ma quanto poteva mai prendere un violinista nel 67?... quanto poteva mai venir pagato un secondo lavoro di pianista e cantante di night?... anche io come il prete gigi ballista(carattesista mai rivalutato abbastanza)continuavo a chiedermi come caspita potesse il personaggio di tognazzi sopportare un tal carico finanziario e umano. alla fine degli anni sessanta del novecento doveva anche essere un bello sberleffo per la chiesa, ma il film fatica. nella scheda c'è scritto grottesco ed è bizzarro e paradossale abbastanza in un italia dove l'amante è un'istituzione(vedi anche il seduttore del 54 con sordi), predicare bene e razzolare male di nascosto quasi un decreto legge. ma sono i modi con cui sono tratteggiati i personaggi, con grazia, gentilezza e delicatezza, a disorientare la mia visione e a non riuscire ad incasellare il film che sto vedendo. più che l'immoralità del masini/tognazzi, uomo probo che le sue amanti le tratta tali e quali la moglie, sicuramente titolo per sbeffeggiare l'italietta di ieri(!?!?!), fa scalpore invece l'affetto che questo uomo troppo unico e troppo poco trino, dispensa alle altre metà del suo cielo. ottima interpretazione di tognazzi, che non fa altro che reiterare il suo personaggio colorandolo di un tono un pò disilluso e malinconico sull'orlo di una crisi di nervi, che gli sarà, tra l'altro, fatale. di uno splendore disarmante la sandrelli, che la guida di germi le fa bene dal punto di vista interpretativo e buone anche "le altre due".
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