La recensione più votata è sufficiente
Non male i primi venti minuti o giù di lì e il pre-finale, ma nella parte centrale calano notevolmente il ritmo e l'attenzione dello spettatore, mentre dobbiamo attendere che Merli arrivi a scoprire l'obiettivo criminoso di un gruppo di evasi, che, se non si trattasse di un film che deve riempire 90 minuti, sarebbe immediatamente desumibile. leggi tutto
La recensione più votata delle positive
Maurizio Merli è sempre una garanzia, che lo vogliate o no non penso che si possa discutere la sua capacità , la sua verve, il suo modo di immedesimarsi nelle parti a lui affidate, un personaggio indimenticabile del cinema di genere italiano. "Cult" del poliziesco il film è ottimo, crepuscolare, quadrato, essenziale. Non ci sono pause che annacquano la pellicole, c'è l'essenziale del genere… leggi tutto
La recensione più votata delle negative
Questo film non ha niente di particolare, è senza profondità e senza ironia E 'solo la tipica storia di un poliziotto cazzuto che sfida i suoi superiori e vuole fare di testa propria,si distingue solo per alcune sparatorie molto realistiche,le scene amorose e di nudo non mi interessano quando guardo un film di questo genere. leggi tutto
140 film con la parola CITTA' nel titolo: 90 di essi vivevano nascosti da 14 mesi. Li riporto finalmente alla luce e con l'occasione... una sfornata di LOCANDINE.
Se anche a voi piacciono le LOCANDINE, qui ne trovate "quasi" 140. Si alternano le mie preferite (ante 1960) alle più recenti e tutte riguardano film che hanno un solo elemento in…
leggi tutto"............ CITTA' .............." -Rientro dalle vacanze: doveste realizzare un film sulla vostra città, QUALE TITOLO SCEGLIERESTE, contenente questa parola?
Sta finendo il tempo della vacanza estiva e si rientra al proprio domicilio abituale, quasi sempre una città o zone limitrofe. …
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Questo film non ha niente di particolare, è senza profondità e senza ironia E 'solo la tipica storia di un poliziotto cazzuto che sfida i suoi superiori e vuole fare di testa propria,si distingue solo per alcune sparatorie molto realistiche,le scene amorose e di nudo non mi interessano quando guardo un film di questo genere.
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La breve carriera nel cinema di Giuseppe Rosati (omonimo del compositore delle musiche di Ossessione, di Luchino Visconti) si esaurì negli anni '70, come tante altre meteore in quell'epoca fortunatissima quantitativamente, ma che qualitativamente lasciò parecchio a desiderare. Si capisce il perchè a perfezione, guardando due minuti a caso di questa truce pellicola d'azione in cui la violenza…
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"Paura in città" diretto nel 1976 da Giuseppe Rosati, devo dire che mi è piaciuto. La storia si svolge a Roma dove sono evasi 12 carcerati della banda Lettieri e causano la paura nella citta', e allora direttamente dal ministero viene richiamato il Commissario Murri,famoso per i suoi modi spicci e violenti per risolvere le cose. Ma avrà alle calcagna il procuratore…
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Poliziesco sobrio,senza dialoghi superflui,essenziale,con una colonna sonora anonima.Giuseppe Rosati trasmette un'impronta molto pratica rispetto ad altri polizieschi del periodo,anche le scene si susseguono con ritmo blando,Maurizio Merli sembra assorbire un 'aria di tristezza che si respira in questo film,mentre Silvia Dionisio sembra tagliata su misura come partner di Merli.In sostanza…
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Poliziesco vagamente schierato a destra, è il miglior film della pur breve produzione di Rosati, anche se all’epoca non ebbe il successo sperato. Azione e sparatorie (bella quella al cimitero) la fanno da padrone, ma senza quelle sgradevoli punte di trucidume tipiche di molte pellicole del genere, e anche la trama è meno banale di quanto potrebbe sembrare. Buon cast, con Raymond Pellegrin e…
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Poliziottesco con una trama striminzita (poliziotto che ha perso moglie e figli e che, per questo, elimina fisicamente i delinquenti piuttosto che arrestarli), allungata con scene superflue (vedi la scazzottata sul bus tra Merli e un manipolo di delinquenti) e qualche momento appositamente inserito per mostrare nudi integrali (della Dionisio). Un paio di sequenze direttie più che…
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Non male i primi venti minuti o giù di lì e il pre-finale, ma nella parte centrale calano notevolmente il ritmo e l'attenzione dello spettatore, mentre dobbiamo attendere che Merli arrivi a scoprire l'obiettivo criminoso di un gruppo di evasi, che, se non si trattasse di un film che deve riempire 90 minuti, sarebbe immediatamente desumibile.
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uno dei migliori poliziotteschi: cruento, spietato, di ritmo veloce. ottimamente girate le scene con sparatorie tra le più violente mai viste: mitragliette che sparano a raffica traforando corpi che zampillano sangue.. un bel passo in avanti rispetto ad altri film simili dei primi anni 70. Esagerata la pubblicità.
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Maurizio Merli è sempre una garanzia, che lo vogliate o no non penso che si possa discutere la sua capacità , la sua verve, il suo modo di immedesimarsi nelle parti a lui affidate, un personaggio indimenticabile del cinema di genere italiano. "Cult" del poliziesco il film è ottimo, crepuscolare, quadrato, essenziale. Non ci sono pause che annacquano la pellicole, c'è l'essenziale del genere…
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