Regia di Mark L. Lester vedi scheda film
Classe 1984 innesta i temi del Giustiziere della notte sul filone delle bande giovanili, divenuto di successo, dopo film come I guerrieri della notte e The Wanderers. E (più che proporre) addita l'etica punk abbinandola all'estetica glam, che sembra voler riunire nella figura, anche carismatica, di Alice Cooper, che sui titoli di coda canta I Am The Future.
Il film di Mark L. Lester è ambiguo come la maggior parte di prodotti di tal fatta, per cui non si sa se sia un monito sulla gioventù prossima ventura, una critica delle famiglie che producono questi bei soggettoni, una denuncia della violenza della società americana e dell'impotenza del sistema poliziesco e giudiziario, oppure un appello ad armarsi e a farsi giustizia da soli.
Quello che conta è l'impianto spettacolare, che pur rozzamente a tratti funziona.
E poi anche questo, per me, è un film del cuore, poiché anche questo appartiene all'epoca in cui prendevamo il motorino e andavamo al cinema la domenica pomeriggio: vedere film come questi faceva parte dell'empito di libertà che sentivamo tra i quattordici e i quindici anni.
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