Regia di Gustav Machaty vedi scheda film
Melodramma matrimoniale che, con un'audacia inaudita per gli anni trenta, decide di fare piena luce sul segreto dell'alcova. Alla sterilità affettiva dell'ambiente altoborghese è contrapposto, per reazione, un erotismo primitivo e naturale, introdotto da una ricca iconografia e simbologia a tema, e presentato, a dispetto della quasi totale assenza di dialoghi, con una straordinaria potenza espressiva. La giovane sposina che, in completa autonomia rispetto al padre, al marito ed all'amante, viene meno alla regole e prende coraggiosamente in mano il proprio destino, è un altro elemento provocatorio in anticipo sui tempi. Solo il finale, quasi un inno ideologico alla virilità e alla famiglia, che sembra appiccicato a forza, tenta un goffo e retorico riallineamento con la mentalità dell’epoca. Una pellicola che racchiude, in una veste classica, il germe della rivoluzione dei costumi.
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