Regia di Tobe Hooper vedi scheda film
"Non aprite quella porta" ha raggiunto oggi sei capitoli, tra i quattro della saga iniziale, un remake e un prequel. Nessuno di questi capitoli è mai riuscito ad eguagliare il capostipite, capolavoro del New Horror e fra i film più belli del genere. Detto questo, col senno di poi "Non aprite quella porta - Parte 2", diretto sempre da Tobe Hooper (un maestro che stiamo perdendo?), è divertente e grandguignolesco quanto basta per farselo piacere. Sono passati ben dodici anni da quando Hooper ha diretto il suo capolavoro: sono cambiati i tempi, è cambiato l'horror (che ha raggiunto un ottimo punto con "Nightmare", di due anni precedenti a questo sequel), è cambiato Hooper stesso. Fare troppo i seri avrebbe voluto dire cadere in errore, rovinare in partenza un film straordinario. E allora che carta giocarsi? Quella del grottesco e della violenza, un po' fine a sè stessa, ma una manna per i fan. Leatherface e la sua famiglia di pazzi cannibali trovano un degno nemico nella figura dello sceriffo interpretato bene da Dennis Hopper, che deve vendicare la morte del fratello (quello sulla sedia a rotelle, ucciso nel primo capitolo). E chi se ne importa se la carta della vendetta in film come questi è già stata usata altre volte (anche i "Venerdì 13", col quarto capitolo, avevano un loro "vendicatore" in cerca di Jason, che uccise la sorella nel secondo capitolo)? Hooper estremizza, spinge il pedale sulla violenza, strappa forse (in)volontariamente qualche risata, ma è un horror che ha diritto di esistere. Frainteso e troppo attaccato, forse è l'ora di rivederselo (come dovrà fare il sottoscritto, che l'ha visto troppo tempo fa). Sporco e solo per i fan, ma ben venga. Voto: 7
...
E' il Leatherface di quest'episodio!
Sempre inquietante!
Ci sta.
E' sempre un mito.
E' cambiato e ha scelto carte diverse da giocarsi rispetto al suo capolavoro: troppo criticato.
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