Regia di Robert Altman vedi scheda film
VOTO 7,5 DISTURBANTE Altman d'annata (girato a 47 anni prima de Il lungo addio e dopo I Compari), intimista e fuori dai territori corali e caustici che hanno costituito il suo marchio, ma in linea perfetta con la personale concezione della rappresentazione cinematografica. Una storia semplice basata su una manciata di personaggi tutta incentrata sulle capacità espressive degli attori e della messinscena. Il regista attraverso la schizofrenia del soggetto ottiene un passepartout per capovolgere le dominanti delle proprie visioni. Perché di visioni si tratta. Infatti le immagini raccontano di più che la storia e il Panavision come non mai in uno psico-dramma non descrive ma suggestiona. Tanto è vero che il fuori campo e il montaggio interno, assumono un ruolo primario nella composizione delle scene, disturbate se non bastasse dalla sovrapposizione di diversi livelli audio. Il delirio interiore nella sua 'confusione logica' irrompe nello sguardo d'autore, qua più open mind che mai, rendendo dunque l'immersione emotiva totale fra i toni cromatici affascinanti della fotografia di Zsigmond e la sperimentale partitura di Williams (lontano anni luce dai successoni mainstream che verranno). Images è un film importante, accessibile solo in parte ma complesso e ipnotico sempre degno di un ciclico e doveroso 'ripassetto', perché è coraggioso e fuori dagli schemi proprio come il suo autore. P.S. Adoro le scene d'amore altmaniane, buie, confuse ma sensuali, erotiche ed eccitanti tuttavia mai volgari.
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