Regia di Robert Altman vedi scheda film
Altman si cimenta con la psicologia visionaria, materializzando, con una padronanza consolidata del linguaggio cinematografico (sonoro, montaggio, movimento di macchina, sguardo), i fantasmi del passato e gli incubi del presente di una giovane donna, sempre sospesa tra una realta' difficile da percepire con chiarezza e il mondo dolce e sereno delle sue fiabe. Si avverte un forte senso di spaesamento e di angoscia in questo criptico ed enigmatico film, cosparso di simboli, che richiama Bergman e Bunuel e anticipa Lynch e Kieslowski. Un Altman atipico, ma fino un certo punto, aiutato dalle grandi interpretazioni della York e del mitico Bozzuffi.
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