Trama
Dopo essere stato umiliato di fronte ai colleghi di lavoro ed essersi ubriacato, Tom White, di professione architetto, subisce un tracollo nervoso. Inizia a vagare per la città non ricordando più niente della sua vita e per qualche tempo diventa un senzatetto. Conosce così una serie di personaggi stravaganti che lo aiutano a superare le difficoltà e quando finalmente viene ritrovato e riconosciuto, deve fare una scelta difficile...
Note
Ricognizione con ambizioni filosofiche sui temi della maschera e dell'identità, affidata per lo più alla versatilità di un camaleonte come Colin Friels, uno dei più dotati e meno utilizzati attori australiani (anche se nel cast spicca soprattutto l'esperto, leggendario Barry Otto, un homeless che dà i brividi). La regia soffre di una certa ripetitività e la sceneggiatura tradisce una certa letterarietà, ma il delicatissimo gioco di equilibrio tra pazzia e legittimo disorientamento di una vita difficile è affrontato in modo originale. Peccato solo che il doppiaggio italiano appiattisca tutto o quasi, come in una telenovela brasiliana anni '80.
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