Regia di René Manzor vedi scheda film
Cult movie anni 80, sottovalutato e stranamente dimenticato. Un ragazzino ricco, intelligente, solitario, vive in una casa/castello/fortezza, col desiderio di vedere Babbo Natale per spazzare via i suoi dubbi sulla reale esistenza. Troverà un poveraccio fuori di testa assassino. Teso, nerissimo, cupo, un film per Natale, tutt'altro che consolatorio! Ricordo ancora alcune critiche dell'epoca mosse al film: troppo americanizzato nello stile e nel montaggio. Tutt'ora lo trovo invece un pregio. Ritmo da vendere, musica bellissima che pompa la scena (al cinema spaccava, e la sala era piena!); un bambino che, anche se a volte può risultare eccessivo in alcune scene (cita Rambo/Commando) e magari a qualcuno stara' pure antipatico, recita alla grande. La sua interpretazione è fenomenale! E poi c'è lui, il pazzo Babbo Natale (Patrick Floersheim), che spiazza e disturba per il suo comportamento: povero ed emarginato prima, assassino dopo, delirante infine nel instaurare una specie di gioco (!) inquietante, tra preda e predatore. Bravo Manzor a dirigere il tutto facendo sembrare il maniero una vera giungla. Finale per nulla consolatorio, che ancora oggi mi lascia un angoscia ed una tristezza notevole: cosa voleva prendere alla fine? Gli anfibi?
Vinse il FantaFestival di Roma nel 1990 (che tempi!). Mamma ho perso l'aereo è ispirato, per non dire copiato, da questo; infatti il regista fece causa. Sono uscite edizioni pazzesche all'estero mentre da noi un osceno DVD sbilenco.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta