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La medusa

Regia di Christopher Frank vedi scheda film

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La recensione su La medusa

di alan smithee
7 stelle

IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA 

Nelle spiagge di una Saint Tropez esclusiva e molto svestita di metà anni '80, la bella madre trentottenne Claude (Caroline Cellier) ed una ancor più incantevole figlia diciottenne conosciuta col diminutivo di Chris (una conturbante (Valerie Kaprinski quasi sempre senza veli, scolpita naturalmente da una incredibile prorompente fisicità senza eguali), si apprestano a trascorrere le vacanze estive, pensando ognuna alla propria capacità di attrazione esercitata sugli uomini. Il marito e padre delle due si trova a Parigi, sempre impegnato per lavoro, ed anche le scarse giornate occupate a raggiungerle, saranno consumate al tavolino del bar della spiaggia, perennemente impegnato a concludere affari. 

Se la bellissima madre tende a cedere alle lusinghe di un affascinante donnaiolo della zona (lo interpreta Bernard Giraudeau), la figlia invece mira a far colpo su un cinquantenne padre di famiglia (Jacques Perrin), uomo ricco con famiglia ed anziano padre al seguito, completamente preso in questa passione che invece per la ragazza appare solo come una delle tante avventure con cui trascorrere l'estate; nei suoi confronti la ragazza intreccia una relazione clandestina che la vedrà rimanere incinta, ma anche impegnata deliberatamente e con una disinvolta autonomia da donna navigata, a sbarazzarsi senza troppi ripensamenti della onerosa zavorra, per dare addio al suo debole e succube anziano amante. 

Quella spensierata estate è tuttavia funestata da una invasione di meduse, che finiscono per compromettere la permanenza dei bagnati tra le acque placide della spiaggia nudista di Pampelonne, e mettere a repentaglio altresì la relativa incolumità. 

Una sera Chris, per la prima volta in vita sua vistasi respinta dall'amante gigolò della madre, approfitterà della presenza di quei micidiali e velenosi invertebrati, per dare sfogo a tutta la sua incolmabile rabbia fuori controllo, riuscendo peraltro ad agire nuovamente senza che alcuna responsabilità o qualcuno si accorga delle sue spietate e premeditate azioni risolutive. 

Ispirato al suo romanzo "L'anno delle meduse", e tradotto in Italia con un titolo impreciso e raffazzonato che gioca sull'erotismo inevitabilmente sprgionato da una protagonista effettivamente mozzafiato, lo scrittore e sceneggiatore Christopher Frank approfitta dell'allora crescente riscontro che la avvenente Valerie Kaprinski stava incontrando sulla sua strada appena iniziata di attrice, e si rende artefice di una sorta di thriller tutto incentrato sulla personalità diabolica e cospiratrice della bella e furbissima Chris, a cui peraltro la Kaprinski dà volto e soprattutto corpo, con risultati straordinari soprattutto per quanto attiene l'armonica prosperità del suo fisico mozzafiato, spesso ripreso attraverso nudi integrali che ne esaltano l'assoluta perfezione. 

Intrighi, abili cospirazioni d'alta società annoiata e in vena di trasgressioni dietro le quali in personaggio fisicamente perfetto e come tale a rigor di logica immacolato ed innocente di Chris si erge a direttore d'orchestra di una decadenza morale e sociale descritta con puntiglioso realismo e una buona dose di trattenuto ma effervescente sarcasmo.

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