Regia di Giovanni Veronesi vedi scheda film
Dopo due sceneggiature scritte per Nuti, il giovanissimo (appena 25enne) Veronesi viene doverosamente contraccambiato dal comico che gli produce il film d'esordio da regista. Maramao è una fiabetta malinconica sul classico standard dell'estate come periodo di crescita e di formazione, che traghetta un bambino verso l'età (più o meno) adulta, verso l'accettazione adolesceniale della vita e dei suoi limiti e dolori; vorrebbe sembrare un film 'leggero-ma-non-troppo', eppure le numerose banalità nella trama e i dialoghi ultrastereotipati minano seriamente tale proposito. L'idea interessante è quella di inquadrare costantemente la scena dall'altezza dei bambini, cioè tagliando le teste degli adulti; al di là di questa trovatina estemporanea, però, c'è ben poco che si ricordi in Maramao. Novello Novelli e Carlo Monni sono gli unici attori degni di nota; fra i piccoli c'è anche la quattordicenne Vanessa Gravina. La recitazione dei bambini è pessima e inevitabilmente le colpe sono tutte del regista disastrosamente inesperto; curiosamente, Veronesi lo rimarrà per la sua intera carriera pluridecennale. In sceneggiatura il regista è affiancato dal fratello Sandro, ancora non famoso, ma presto scrittore di successo. 3/10.
Estate di crescita per un bambino ormai ragazzo, incapace di accettare il mondo degli adulti, le sue noie, le sue tragedie.
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