Regia di Jean-Claude Lauzon vedi scheda film
Film difficile da giudicare: attrae, repelle, annoia, esalta, nella voce off che è poesia lancinante, nella malattia mentale dei protagonisti, negli improvvisi squarci di follìa. Quieto e kitsch. E confonde ancora di più, con le canzoni di Tom Waits o degli Stones. Qualcosa di diverso e di molto vitale.
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