Regia di Cinzia Th. Torrini vedi scheda film
Luca Venieri, un terrorista pentito rifugiatosi in Colombia, viene ucciso. Suo fratello minore Marco (Savage) lascia Venezia per identificarne la salma ma quando arriva in sudamerica qualcosa non torna: Marco è convinto che Luca sia ancora vivo. Si mette così alla sua ricerca seguendo la pista di un certo Carrasco (Duvall), che pare ne sappia qualcosa. La verità sarà durissima.
Al suo secondo lungometraggio dopo Giocare d'azzardo, Cinzia Torrini dirige un film incerto, confuso, dove il Conrad de La linea d'ombra incontra l'Antononi di Professione: reporter e nel quale documentario esotico, istanze umanitarie (vengono sollevati i problemi della caccia ingiusta agli animali, della pedofilia e del massacro degli indios), thriller e dramma pirandelliano si mescolano caoticamente. Inutile il contributo di professionisti del cinema più o meno eccellenti: Nino Baragli al montaggio, Giuseppe Rotunno alla fotografia e un imbarazzante Pino Donaggio alla colonna sonora. Né al copione scritto da Franco Monteleone giova l'apporto di attori come Duvall e Savage (istrionico il primo, imbalsamato il secondo) né di un Massimo Troisi completamente fuori parte che fa il verso a sé stesso. Gratuita e fuori luogo anche la citazione visiva di Apocalypse now.
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