Regia di James W. Horne, Leo McCarey vedi scheda film
A Natale si dovrebbe essere più buoni. Ma talvolta invece si scatena la cattiveria. E se a fare danni sono due venditori ambulanti come Laurel & Hardy, stranamente diventa più interessante e meno monotona l'azione!
Lungo le strade della California, nel periodo natalizio, Stanlio e Ollio viaggiano con la loro scorta di alberi di Natale, ottimisti e speranzosi di poterne vendere qualcuno porta a porta. Ma purtroppo la crisi economica (siamo in pieno 1929) mette in primo piano altre necessità, e i clienti non si rivelano affatto interessati. I due arrivano nei pressi di una graziosa villetta pensando di convincere all'acquisto, inutilmente, il proprietario (Jimmy Finlayson). Purtroppo le disattenzioni di Stanlio, che resta prima con l'albero e poi con il vestito incastrato nella porta di casa, scatenano una rissa destinata a progredire in eccesso: Stanlio e Ollio danneggiano la casa, mentre il sig. Finlayson si accanisce sulla loro automobile. Una folla di curiosi passanti, e un poliziotto poco solerte, assiste all'insolito scontro.
"La storia di un uomo che porse l'altra guancia - E ricevette un pugno sul naso." (Didascalia iniziale)
Un soggetto appena abbozzato scatena la verve comica della coppia che si trova, causa assenza di sonoro, costretta a gesticolare un pò più del solito. Per un malinteso, come spesso accade nella realtà, tra i due venditori ambulanti e il poco ospitale Finlayson si scatena un conflitto. Il cortometraggio non si spinge più in là, limitandosi a mettere in scena una serie di dispetti fatti l'un l'altro tra i protagonisti, e destinati a lasciare sul campo solo perdenti. Certamente un pò più poveri di prima, ma anche più rilassati dopo essersi letteramente sfogati. Nel periodo natalizio (ma le condizioni del giardino suggeriscono che il corto sia stato girato in un clima decisamente più caldo), che invita ad essere più buoni, Stanlio e Ollio per una volta diventano cattivi ma, come sempre, garantiscono qualche minuto di divertente e spensierata ironia, destinata a coinvolgere ogni tipo di pubblico. Pare che la casa distrutta nel film, posizionata al n. 10281 di Dunleer Drive (Cheviot Hills), fosse stata acquistata appositamente dal produttore Hal Roach. In seguito, oltre alla versione muta, in Italia ne venne realizzata una con doppiaggio degli intertitoli, eseguito da Enzo Garinei e Giorgio Ariani.
Big business (James W. Horne, 1929)
F.P. 11/12/2020
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