Regia di Giancarlo Santi vedi scheda film
Uno degli ultimi Spaghetti Western seri ...
Un giovanotto , ingiustamente accusato di omicidio , viene aiutato da un ex sceriffo , convinto della sua innocenza ... Giancarlo Santi , noto agli addetti ai lavori più che altro per essere stato l' aiuto regista di Sergio Leone e di Giulio Petroni , dirige questo curioso western con qualche venatura gialla . Evidentemente Santi qualcosa dai suoi maestri ha imparato , come si evince dall' uso dei primi piani , dei flashback e dei silenzi . Però a tratti questo è un film piuttosto pesantemente ricercato e soprattutto è decisamente inverosimile in alcune vicende . Per fortuna c' è parecchia azione nella seconda parte , con numerosi spargimenti di sangue , persino eccessivi . A parte Lee Van Cleef , che fa onestamente il suo solito , magnetico personaggio , ed escluso il fetente Horst Frank , il resto del cast è in gran parte semisconosciuto ( forse perchè si tratta di una coproduzione italo-franco-tedesca ) , ma questo non è un gran difetto perchè evitiamo di vedere sempre le solite facce tipiche degli Spaghetti Western italo spagnoli .
Addirittura il co-protagonista Peter O' Brien ( alias Alberto Dentice ) è forse al suo unico film ed in seguito ( ovviamente con il suo vero nome ) è finito a fare il giornalista a " L' espresso " . Niente male alcune musiche di Luis Bacalov , riprese anche da Tarantino in " Kill Bill " . Decisamente anomale invece certe locations toscane , che lasciano capire la pochezza del budget a disposizione . Insomma , non è brutto , ma alcune belle scene non bastano per la sufficienza piena . Da 5,5 .
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