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Hud il selvaggio

Regia di Martin Ritt vedi scheda film

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La recensione su Hud il selvaggio

di mmciak
8 stelle

"Hud il selvaggio" diretto nel 1962 da
Martin Ritt,devo dire che è un gioiello.

La storia si svolge nel Texas in estate,
e racconta che nel grande ranch di Homer,
anziano allevatore di bestiame,orgoglioso e tradizionalista,
vivono il figlio trentenne,Hud, un ragazzo ribelle e il nipote Lon,
sensibile e idealista e Alma,la governante di
mezza età dei Bannon.

Un giorno mentre Hud è in giro viene convocato di urgenza
nel ranch perché un animale è morto senza sapere i motivi,
non sapendolo rispondere si affida a un veterinario che deve
fare degli esami a questi.

Intanto che si aspetta il risultato tra le persone
del ranch non corre buon sangue.

Il Film prodotto dalla Paramount Pictures
è tratto dal Romanzo "Horseman,Pass"
di Larry McMurtry,e in cabina di regia
viene scelto un regista affidabile come
Martin Ritt al suo 9° Lungometraggio,
e costruisce una pellicola corale,dura
e realista in una ambientazione Western.

Il tutto si svolge nel Texas e si incentra
sugli esami del bestiame che è presunto
infetto e sui rapporti che intercalano
tra Homer e il figlio Hud, che sono uno l'opposto
dell'altro, perché il padre è un idealista con sani
principi morali e orgoglioso del suo lavoro,
mentre il figlio è un trentacinquenne spregiudicato,
arrogante,ribelle,insolente ed egocentrico e ha pochi
interessi oltre a quello di divertirsi evitando
le responsabilità e la sua vita si limita al bere,
a fare risse al bar,girare con la sua Cadillac sportiva
rosa ed andare a letto con donne,sposate o meno,
insomma senza principi morali e vedere la vita
in modo duro e sempre far restare di sasso tutti compreso
il nipote Lonnie e la governante Alma.

Il regista focalizza l'attenzione sui rapporti umani
di ognuno di loro anche tesi e a volte belli con
il nipote,perà Hud è molto duro con tutti e
intrattabile e infatti Lonnie lo venera,ma poi
vedendo degli eventi cambierà idea su di lui,
perché con il suo carattere farà crollare tutto
quello che ha costruito il padre con tanta fatica.

E con queste particolarità rende il tutto non
romanzato e non ti fa cadere l'interesse
coinvolgendoti nella vicenda,grazie anche
nella immense interpretazioni degli Attori
e della complicità che giova il complesso.

insomma ci troviamo di fronte a un grande Film
coinvolgente,quando Hollywood aveva,registi
e sceneggiatori che scrivevano delle storie,
infatti Ritt si mette a disposizione di questa
sceneggiatura robusta con gli attributi,
ma non solo perché la personalizza con splendidi
movimenti di macchina.

Da segnalare la ottima direzione degli Attori
dove spiccano Paul Newman nel ruolo di
Hud Bannon,che fa una interpretazione
"carnale" di questo personaggio negativo
e ribelle,facendola memorabile,
poi Melvyn Douglas in quello del padre
Homer Bannon,che rimani sorpreso dalla
sua interpretazione per quello che ci mette
a questa parte,Patricia Neal in quello di
Alma Brown,che è veramente brava
di interpretare questa donna disillusa
ancora affascinante che tiene testa ai
due Bannon e Brandon De Wilde
in quello di Lonnie Bannon,
ragazzo che segue gli ideali del nonno
ma che ammira Hud,e non capisce
perché tra i due non corre buon sangue,
che poi rappresentano le due diverse
Americhe.

Le scene che mi sono rimaste impresse
sono quando Hud ubriaco violenta
nella sua stanza la governante e
la distruzione del bestiame,
anche perché sono molto forti.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la splendida e suggestiva Fotografia
in bianco e nero di James Wong Howe,
le belle musiche di Elmer Bernstein
principalmente solo con chitarra
e le scenografie di Tambi Larsen,Hal Pereira,
Robert Benton e Sam Comer,
che rendono una buona messa in scena.

Il Film ebbe tre Oscar:per Patricia Neal, come attrice protagonista,
per Melvyn Douglas, attore non protagonista e per appunto
la Fotografia di James Wong Howe e Paul Newman fu scandalosamente
ignorato.

In conclusione un buon Film,
dove il regista con un linguaggio
narrativo lineare e equilibrato
costruisce un ritratto di famiglia
amaro e duro con delusioni e crollo
degli ideali e principi morali,
con stoccate della società di allora
mettendo in scena le diverse personalità
dell'America,inanellando più di una scena
memorabile,facendoti riflettere
nel finale per una conclusione
amara.

Il mio voto: 8.

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