Nel grande ranch di Homer, anziano allevatore di bestiame, orgoglioso e tradizionalista, vivono il figlio trentenne, Hud, un ragazzo ribelle e il nipote Lon, sensibile e idealista. Ma quando una grave malattia colpisce le mandrie e Homer è costretto a far abbattere il bestiame, Hud assume il comando del ranch e tenta di far interdire il padre. Una sera, Hud e Lon, vedono il corpo di un uomo a terra, quando si avvicinano scoprono che si tratta di Homer.
Note
Il film è solo un corretto veicolo che Ritt porge con altissimo professionismo ad uno straordinario Paul Newman. Il film ottenne tre Oscar: per Patricia Neal, come attrice protagonista, per Melvyn Douglas, attore non protagonista e per la fotografia di James Wong Howe.
Quanta bravura in questo film! La storia, la regia e l'interpretazione lasciano una traccia indelebile nello spettatore. Avendolo rivisto a distanza di anni ho potuto constatare che il suo fascino è rimasto intatto.
Di solito l'eroe di un film per quanto rozzo,deve avere qualcosa che risce ad attirare per simpatizzare per lui.Ciò non avviene in questo fil,per cui non si vede l'ora che il film finisca.voto 3
In un ranch texano alcune mucche si ammalano: se fosse un’epidemia di afta epizootica, come paventa il veterinario, bisognerebbe abbattere l’intera mandria, il che significherebbe la rovina economica dei proprietari. Perciò Hud, amorale, donnaiolo e strafottente, vorrebbe vendere il bestiame finché resta l’incertezza: un consiglio che l’anziano padre, legato… leggi tutto
Bisogna scomodare qualche ermeneuta all'altezza di Gadamer per capire le ragioni per cui Hud il selvaggio viene considerato uno dei migliori film di Martin Ritt. Va bene il racconto del tramonto della civiltà contadina, epitomizzato nella scena in cui una mandria di vacche viene ammassata in una fossa e sterminata a fucilate; vanno bene anche i dissidi familiari e va bene pure la parabola… leggi tutto
Hud è il figlio degenere di un ranchero texano, cinico, indifferente, amorale. Beve, fa a botte, dà la caccia alle donne sposate, tratta male tutti, è uno spostato senza una causa. Tutto il contrario del vecchio padre, onesto, semplice, legato alla terra e rocciosamente attaccato al senso del dovere, quel che fa di un uomo qualunque un uomo di parola. In mezzo, il figlio orfano del fratello… leggi tutto
Si tratta di una pellicola costruita su misura per il divo Paul Newman, che significava garanzia di successo al botteghino, interpretando oltretutto un personaggio ribelle alla "gioventu' bruciata" che probabilmente all'epoca faceva battere i cuori di donne e ragazze nei cinema. Per fortuna il bravo regista Martin Ritt, alla sua quarta collaborazione con Newman, non si preoccupa solo dei gusti…
Newman gestisce un ranch col padre ed il nipote (con quest'ultimo condivide l'interesse per una donna). Pensa solo all'alcool ed alle donne, finché un giorno il padre non fa abbattere il bestiame malato e Newman, vedendo i soldi sfumare, prova a farlo interdire...
Film statunitenste molto datato ed un po' insipido. Vale soprattutto per Paul Newman nel ruolo di un bello e dannato…
In un ranch texano alcune mucche si ammalano: se fosse un’epidemia di afta epizootica, come paventa il veterinario, bisognerebbe abbattere l’intera mandria, il che significherebbe la rovina economica dei proprietari. Perciò Hud, amorale, donnaiolo e strafottente, vorrebbe vendere il bestiame finché resta l’incertezza: un consiglio che l’anziano padre, legato…
"Hud il selvaggio" diretto nel 1962 da Martin Ritt,devo dire che è un gioiello. La storia si svolge nel Texas in estate, e racconta che nel grande ranch di Homer, anziano allevatore di bestiame,orgoglioso e tradizionalista, vivono il figlio trentenne,Hud, un ragazzo ribelle e il nipote Lon, sensibile e idealista e Alma,la governante di mezza età dei Bannon. Un…
Eroi dall'anima sporca, criminali dal cuore tenero, perdenti nati, pessimi soggetti e tutti coloro che si distinguono dall'eroe classico, puro, virtuoso e pieno di qualità.
Bellissimo questo film malinconico e meditativo su una famiglia piena di ferite e di lutti del profondo Texas. Martin Ritt dirige con stile fluido e preciso, senza fretta eppure non lentamente in senso proprio, e si serve anche di una buona sceneggiatura e di ottimi attori. La loro recitazione è al servizio della loro definizione psicologica: ognuno di essi è un personaggio…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (3) vedi tutti
Film statunitenste molto datato ed un po' insipido.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiQuanta bravura in questo film! La storia, la regia e l'interpretazione lasciano una traccia indelebile nello spettatore. Avendolo rivisto a distanza di anni ho potuto constatare che il suo fascino è rimasto intatto.
commento di UgoCatoneDi solito l'eroe di un film per quanto rozzo,deve avere qualcosa che risce ad attirare per simpatizzare per lui.Ciò non avviene in questo fil,per cui non si vede l'ora che il film finisca.voto 3
commento di wang yu