Regia di William A. Wellman vedi scheda film
'I forzati della gloria' - fuorviante titolo italiano, dato che qui di glorioso non c'è proprio nulla - è un film di guerra diretto da William A. Wellman nel 1945, il quale sceglie un'impostazione cronachistica, documentaristica ed antieroica del genere: protagonista è un plotone di fanteria, appunto i G.I. del titolo originale (General Infantry) impegnato prima nella guerra d'Africa e poi interamente nella Campagna d'Italia, risalendo dalla Sicilia fino a Roma.
La sceneggiatura dà più risalto ai tempi morti che all'azione, concentrando l'attenzione sulla monotona vita nell'attesa di un combattimento, uno scontro con il nemico da parte dei soldati, che vivono in mezzo al fango e in balia delle intemperie in territori a loro sconosciuti.
Sebbene siano poche, le sequenze puramente guerresche sono girate veramente bene, dando l'idea del reportage. Se ciò evita la retorica di certi film di propaganda dell'epoca va detto anche che l'operazione in certi punti rischia di sconfinare nella noia e in una sensazione di distacco dall'argomento trattato.
Nel cast composto da illustri sconosciuti, spiccano Burgess Meredith nel ruolo del corrispondente di guerra Ernie Pyle (che compare realmente alla fine del film) e soprattutto Robert Mitchum nella parte del tenente Walker, a cui i compagni rendono omaggio nella scena finale, l'unica che suscita commozione. Sembra incredibile ma questa è l'unica nomination all'Oscar (come non protagonista) conquistata dal grande attore, ma pare che l'Academy nutrisse una certa antipatia nei suoi confronti. Voto: 7 (visto in v.o.).
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